Ormai è diventata una fissa.
Ma più che altro una curiosità.
Oggi propondo la cipolla. Beh, sì ho detto cipolla! Questa ricetta sarebbe consigliata per bambini di eta compresa tra i 7-8 mesi.

cipolla 20g, 

Si può dare da mangiare giapponese ai bambini piccoli?

Beh, dico io, milioni di bambini in Giappone mangiano giapponese!
Ho trovato un interessante libro giapponese sullo svezzamento, così ho pensato di proporre qualche ricetta. Magari qualche mamma (o papà) vuole provarla per il suo piccolino.
Come sempre ho scelto una ricetta facile da poter realizzare senza impazzirsi a cercare ingredienti troppo particolari.
 

Yaki onigiri al tonno (bambini di 1 anno-1 anno e mezzo)

Gli onigiri sono quelle famose pallette di riso che si vedono spesso negli anime. Yaki onigiri sono la versione alla piastra.

Nella foto yaki onigiri

1 cucchiaio di tonno fresco a pezzetti
1 ciotola di riso in bianco (quantità adatta ad un bambino. Il riso deve essere compatto, di quello adatto per fare gli arancini ad esempio)
3 pezzi di formaggio lavorato

Scaldate il tonno nell'olio. Versate il tonno spezzettato nel riso e mescolate. Fate una palletta con un poco di riso e mettete in mezzo un pezzetto di formaggio, quindi formate un piccolo onigiri dandogli quanto più possibile una forma triangolare.
Mettete gli onigiri su una piastra calda e arrostiteli un poco da entrambi i lati.

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Yogurt alla zucca (per bambini di 5-6 mesi)

30gr di zucca
1 cucchiaio di yogurt bianco

Avvolgete la zucca nella pellicola e mettetela nel micronde per 2 minuti.
Con il cucchiaio separate la polpa dalla buccia. Schiacciate la polpa ed unite lo yogurt.

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French toast (per bambini 9-11 mesi)

1 fetta di pan carrè di quelle spesse (da dividere in 3 parti)
1/2 uovo sbattuto
3 cucchiai di latte
un pizzico di sale
1 cucchiaino di burro

E' poco giapponese, ma sicuramente sfizioso e piacerà ai bambini.
Togliete la crosta alla fetta di pane e tagliatela in tre parti. Sbattete l'uovo con il latte ed il sale. Immergete le fette di pane nell'uovo quindi friggetele nel burro.

L'okonomiyaki che letteralmente significa "quello che ti piace alla piastra" è un piatto tipico di Osaka (in realtà deve competere con l'okonomiyaki tipico di Hiroshima, anch'esso molto buono) che vi farà fare sicuramente un gran figurone con i vostri ospiti. 
Io l'ho preparato varie volte ed è sempre stato un successo.
Per intenderci, chi segue manga o anime li avrà giàvisti: li cucina Marrabio, il papà di Licia, nel suo ristorante ed anche Ukyo di Ranma.
Eh, sì, sto parlando proprio di quelle belle frittellone.

Se andate in Giappone vi pottrà capitare di trovare ristoranti con la scritta お好み秋, beh se vi capita entrate perché al di là del cibo, è proprio il ristorante particolare.
I tavoli hanno una gigantesca piastra calda ed il cuoco preparerà lì sotto i vostri occhi il vostro okonomiyaki.

Ora noi in casa non tutti abbiamo la piastra, ma possiamo arrangiarci con una bella padella... se poi avete quella per le creps meglio ancora.
La ricetta non è difficile ed a parte alcuni ingredienti che fortunatamente non sono essenziali per la realizzazione, trovate tutto nel supermercato sotto casa.
Servirebbe per la guarnizione l'okonomi sauce, ma noi proveremo a farcela in casa. Riguardo alla maionese, non avendo a disposizione quella giapponese, propongo di usare la mayò (quella con yogurt) che è più delicata di quella normale.

okonomi sauce

Quello che vi propongo è  con la pancetta, ma potete metterci "quello che vi piace" come dice il nome stesso (io li ho mangiati anche al mochi).
La ricetta più usata nei ristoranti prevede l'uso della verza,ma al suo posto qui useremo il riso (ma se volete usare la verza, basta che la tagliate finemente e la mettete al posto del riso).

Ingredienti per 2 persone:

Uova  2
Riso bollito   300g
Peperone verde 1
Pancetta    2-3 fettine
Mais   3 cucchiai

Tagliate la pancetta in strisce di circa 1 cm ed anche il peperone tagliatelo in pezzetti grandi 1 cm  circa.

Sbatete le uova dentro una ciotola  ed aggiungete la pancetta con il peperone tagliati. Salate e pepate. Aggiungete anche il riso bollito e mescolate bene.

Ungete il fondo di una padella e mettetela a scaldare sul fuoco e versate metà del composto che avete preparato.
Quando si sarà cotta una parte, voltate e fate cuocere anche l'altro lato.

Per la salsa mescolate insieme 2 cucchiai di ketchup con 1/2 cucchiaio di salsa worchester.
Mettete sul vostro oconomiyaki la salsa e guarnite con un po' di maionese.

Mangiae l'okonomiyaki quando è ancora caldo.
I giapponesi usano guarnirlo anche con aonori (alghe sbriciolate) e katsuobushi (fiocchi di filetti di tonnetto striato essiccato), ma se non li trovate non è un problema.

Sebbene abbia trovato anche questa ricetta in una delle riviste di mio marito, ha ben poco di giapponese, ma è facile, buona, salutare, molto estiva ed adatta anche per chi non mangia nulla che avrebbe potuto guardarti con i suoi occhioni. Io l'ho chiamato tofu alla mediterranea.

Il tofu come forse tutti saprete ha la sessa quantità di proteine della carne, ma essendo di origine vegetale sono di migliore qualità ed in più contiene anche 10 amminoacidi essenziali.
La ricetta  come dicevo è facile e veloce.

Ingredienti per 2 persone

kinugoshi tofu (è il tofu più morbido, fresco e cremoso) un panetto di 300 gr
pomodoro    1
foglie di basilico   3-4
olio extravergine d'oliva    1 cucchiaio
sale    un pizzico
pepe qb
basilico　per guarnizione 

Tagliate il pomodoro e le foglie di basilico. Il pomodoro riducetelo in cubetti di 8mm circa.
Mettete in una ciotola il pomodoro ed il basilico tagliati e quindi aggiungete l'olio d'oliva. Salate, pepate e mescolate bene.

Tagliate il tofu in porzioni facili da mangiare e disponetelo su un piatto da portata.
Versateci sopra la salsa che avete appena preparato e decorate con qualche foglia di basilico intera.

Buon appetito!

... grazie ad anime e manga vari fa tanto giapponese.
Eh sì alla fine ho ceduto. L'altro giorno ho trovato al supermercato i noodles e li ho comprati.
Mmmmhh.... ho deciso che era il caso di dare una ricetta per farvene mangiare di decenti.
Ne ho scelta una facile e saporita allo stesso tempo. Certo mangiare ramen d'estate non è il massimo, visto che va mangiato caldo, ma considerato che è un'estate un po' anomala... ecco a voi la ricetta del 

Ramen piccante (kararamen)

Dosi per 1 persona:

Ramen  piccante 1 confezione
Olio di sesamo    2 cucchiaini
Kimchi quanto  basta
Acqua  500 cc circa
Tofu    150gr
Uovo   1
 

Il kimchi è un piatto che fa parte della tradizione coreana. E' costituito da verdure marinate con spezie tra le quali ilpeperoncino piccante.
Si trova facilmente negli alimentari asiatici anche qui in Italia, ma in caso non dovese riuscire a trovarlo  la ricetta si trova facilmente online anche in italiano.

kimchi

Scaldate l'olio di sesamoin una padella a fuoco moderato, quindi versate il kimchi fresco di frigo.
Aggiungete la salsa che avete trovato nella confezione di ramen piccante. Fate attenzione agli schizzi.
Quando l'acqua inizia a bollire aggiungete il tofu e tagliatelo in 4 con le bacchette.
A questo punto versae anche il ramen e lasciatelo cuocere per quattro minuti e mezzo.
Coprite con un coperchio ed alzatte la fiamma.
Dopo un minuto mettete dentro l'uovo (come se stesse facendo l'uovo altegamino) e coprite nuovamente.
Quando anche l'uovo sarà cotto il vostro ramen è pronto.
Mangiatelo ben caldo, mi raccomando!
Mio marito toglie il ramen dal fuoco PRIMA di versarci l'uovo. Mette ilramen con la sua zuppa in una scodella, ci versa l'uovo e poi chiude con un coperchio. 

Si lo so... nella home ho messo un sondaggio, che ha avuto un incredibile successo (ben 3 voti! Ah, ah.... ok... devo pubblicizzarmi di più!) e dove c'è stato un plebiscito per l'omerice... ma siccome adesso non ho sottomano la rivista con la ricetta ho pensato di proporvi una cosa che è tutta diversa ma che potrebbe piacervi.

Quante volte vi è capitato di proporre la cucina giapponese e sentirvi rispondere "No! Io il pesce crudo non lo mangio!" oppure "E' tanto buona qulla italiana! Chissà che schifezze si mangiano questi!"?

Tante, vero? Beh, questa è  una ricetta che se non glielo dite che è giapponese potrebbero scambiarla tranquillamente per una nostrana.
La prima volta che la vidi, la stavo servendo al ristorante (in Giappone ho fatto la cameriera) e ricordo di aver pensato che mi faceva tornare in mente lo stufato di mia nonna. Poi a casa me la sono ritrovata per cena (al ristorante se avanzava del cibo ce lo facevano portare a casa ed io ne approfittavo così mangiavo tanti piatti della tradizione) e devo dire che anche il sapore era simile. Che mia nonna fosse giapponese?

Nikujaka letteralmente significa carne e patate ed infondo questo è!

Dosi per 2 persone:

Patate  3 di media grandezza
Cipolla  1/2 grande
Carota 1 piccola
Carne di manzo tagliata fine  100g
Zuppa dashi  2 tazze
Sake         3 cucchiai
Zucchero  2 cucchiai
Mirin         2 cucchiai
Salsa di soia   3 cucchiai
Olio 1 cucchiaio

Tagliate in 4 le patate pelate, tagliate la carota ed affettate la cipolla. Tagliate la carne di manzo in bocconi (cioè della grandezza giusta per essere mangiati senza bisogno di doverli tagliare: ricordatevi che nelle tavole giapponesi non c'è il coltello!). 
Fate scaldare l'olio in una casseruola quindi aggiungete la carne. Quando cambierà colore versate anche le patate, la carota e la cipolla.
Una volta che si siano leggermente fritte, aggiungete il dashi, il sake e lo zucchero e lasciate cuocere a fuoco medio per 3 minuti.
 

Questa diciamo che è la ricetta base, poi ci sono tante varianti che le mamme giapponesi si tramandano da madre in figlia.

Quella che voglio proporvi oggi è una salsa ai gamberetti che si abbina perfettamente al riso in bianco alla giapponese (quello bello compatto per capirci).

Ingredienti per 2 persone:

Gamberetti privati della testa   8-9 (150g circa)
Funghi tagliati a fettine   50g
Cipolla  30g
Aglio　1/2 spicchio
Pomodori pelati  2/3 - 1 tazza
Olio d'oliva   2 cucchiai
Vino bianco  2 cucchiai
Riso  2 tazze
Panna    2 cucchiai

Togliete i funghi dal pacco e metteteli sotto l'acqua corrente.
Tagliate sottilmente la cipolla　e l'aglio.
Riempite una ciotola con acqua leggermente salata e lavate per bene i gamberetti. Cambiate l'acqua salata nella ciotola 3 - 4 volte.
Private i gamberetti del loro guscio e tagliate a metà longitudinalmente il dorso e togliete il filo del dorso e poi salate e pepate.
Mettete i pomodori in un robot da cucina e riduceteli in polpa.
Scaldate una pentola bassa e versateci l'olio d'oliva, la cipolla e l'aglio. Soffriggete bene evitando che brucino.
Infarinate i gamberetti e metteteli nella pentola con il soffritto. Dopo sei minuti unite i funghi.
Versate il vino bianco e lasciate sfumare un poco, quindi aggiungete i pomodori che avevate frullato, salate e pepate leggermente, coprite con un coperchio e continuate a cuocere a fuoco moderato per 4 - 5 minuti.
In una ciotola mettete il riso caldo con un cucchiaino di burro, ed 1/3 di cucchiaino di sale e mescolate bene.
Assaggiate la salsa, se dovesse risultare troppo acida aggiungete un p' di zucchero, quindi versate la panna.
Mettete il riso in una ciotola leggermente bagnata grande per la dose per una persona, rovesciate quindi la ciotola nel piatto così che rimanga il riso che ha preso la forma della ciotola stessa e versategli accanto un poco di salsa ai gamberetti e servite.　
 

Ci ho pensato molto.
Quali ricette era meglio pubblicare  per prime? Sushi? Ramen? No, la concorrenza è troppa.
Ho pensato per iniziare a ricette facili ma particolari.
Quella della pasta l'ho scelta per mostrare cosa succede alla nostra cucina quando esce dai confini italiani, e poi perché così la prossima volta che mio marito si lamenta che nei ristoranti qui in Italia la cucina giapponese è rivisitata gliela preparo. Vediamo cosa dice.
La seconda perché è facile e gustosa.

Iniziamo con gli

SPAGHETTINI CON NATTO

Il natto (nattou o in kanji 納豆) è prodotto dalla fermentazione della soia.
E' un alimento molto salutare ricco di proteine e vitamina B12, ottimo anche per combattere il colesterolo cattivo.
Ha però un problema: un forte odore ed un sapore particolare persino per i giapponesi che o piace o non piace.
Generalmente agli occidentali non piace, quindi prima di provare questa ricetta vi consiglio di assaggiarne un poco. 
Lo potrete trovare nei negozi di alimentari asiatici.

Natto

Cosa serve (per 2 persone):

Spaghettini  160g
Gombo 5

gombo

Natto  2 confezioni (circa 90-100g)

Aojiso   10 foglie
NB: è difficile reperirlo in Italia. A Piazza Vittorio a Roma a volte si  trova.

 aojiso

Cipollotto tritato fine 3 cucchiai
Erba cipollina tritata fine 3 cucchiai
Olio Extra Vergine d'oliva 3 cucchiai
Salsa di soia 2 cucchiai
Tuorli 2
Senape 1 cucchiaino
 

Tritate grossolanamente il natto con un grosso coltello da cucina
Fate bollire il gombo in acqua leggermente salata, quindi scolatelo e tagliatelo in pezzetti dello spessore di 3-5 mm circa.
In una ciotola capiente unite il natto ed il gombo agli ingredienti della sezione A e mescolate accuratamente.
Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente.
Unitela al natto e gli altri ingredienti nella ciotola e mescolate bene.
Impiattate e quindi aggiungete il cipollotto e l'erba cipollina tritati.

Continuiamo con un

MAIALE ALLO ZENZERO

Decisamente più fattibile della prima, sia per la reperibilità degli ingredienti che per il gusto. Piacerà sicuramente a tutti.

Ingredienti per 2 persone:

Braciole (controfiletto) di maiale 4 belle fette spesse 5-7 mm circa
Verza 1/6

Per la salsa:
olio 2 cucchiai
salsa di soia e salsa mirin 1 cucchiai ciascuno
Succo di zenzero (lo otterrete dallo zenzero fresco) 2 cucchiaini
Zenzero un dito

Olio vegetale ed olio di sesamo

Portare la carne di maiale a temperatura ambiente, quindi tagliare qua e là i nervetti presenti nella carne.Tagliare a strisce la verza.
Mescolare in una ciotola gli ingredienti per la salsa.
Versare in una padella 2 cucchiai di olio vegetale e 2 cucchiai di olio di sesamo e scaldare a fuoco vivo quindi cuocere la carne.
Una volta cotta la parte inferiore voltare le fettine e versare la salsa.
Tgliere la carne dalla padella e attendere che la salsa inizi a sfregolare quidi mettere nuovamente la carne, giusto il tempo che acquisti sapore quidi disponetela nei piatti con la salsa e la verza di contorno.

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